domenica 30 maggio 2010

Assignment 9, epilogo: "Il corso di informatica: la mia esperienza..."...continua...



Un'ultima cosa che devo dire è che interessante (e anche divertente) è stato il seminario Doors che si è tenuto in aula il 31 marzo...Non conoscevo il progetto M'Illumino D'Immenso e ritengo che sarebbe veramente costruttivo partecipare ad esso...Il problema è che abito a Pistoia e fra lo studio e le altre cose.......
Comunque mi piacerebbe molto (e ci sto pensando), anche perchè i bambini per me sono tutto, dal momento che desidererei specializzarmi in Pediatria...
Vedere un bambino sorridere è la cosa più bella che ci sia...i bambini dovrebbero sempre sorridere, questa è la verità...
Quindi ritengo che fare il clown in ospedale sia molto gratificante e ti dia una gioia immensa...

Il corso di informatica: la mia esperienza...

Anche questo corso è finito e devo dire che mi è stato molto utile...Io, che il computer lo sapevo usare solo per fare qualche ricerca e stare su facebook e non avevo mai sentito parlare nè di FEED RSS nè della maggior parte degli argomenti che sono state trattati in questo corso, ho imparato non solo a usare i FEED RSS, ma anche delicious, google reader e molto altro...e soprattutto ho capito la loro importanza...è utile raggruppare solo i siti che ci interessano, specialmente per degli studenti come noi (per ricercare informazioni per esempio) e poterli ritrovare anche ricercandoli da un altro computer che non sia il nostro...
Per quanto riguarda gli Assignment trovo che il numero 6 (quello su Pubmed) e il numero 7 ( quello sulle lezioni tramite internet) siano stati i più interessanti...Pubmed, infatti, è costruttivo e lo può essere per tutta la nostra vita universitaria...Il fatto che in America molti studenti seguano le lezioni proposte da alcuni professori su internet potrebbe aiutare noi studenti anche in Italia, ciò che però ho notato è che su You Tube le lezioni che riguardano per esempio l'Istologia sono quasi tutte in Inglese e quindi poco accessibili per noi studenti italiani...
Gli altri Assignment, invece, mi hanno portato a riflettere su molte questioni...per esempio il fatto che i contenuti non esistano...pensandoci bene è vero...e l'esempio della derivata l'ho trovato molto pertinente...
Poi ritengo che sia bello tenere un blog da condividere con gli altri...un blog serve per sfogarsi a volte, altre volte per tirare fuori i propri pensieri, altre ancora per insegnare qualcosa a qualcuno...e anche per evadere un po' dallo studio che dobbiamo affrontare ogni giorno, rilassandoci, per poi tornare a studiare...
Ritengo che la migliore scelta che uno studente possa fare per dare l'esame di informatica sia sicuramente quella del blog...si imparano molte cose e poi è anche piuttosto divertente...

venerdì 28 maggio 2010

Laure Manaudou v. Federica Pellegrini Love Triangle Update



ahahahhaha!!!questo video dimostra la rivalità tra Federica Pellegrini e Laure Manaudou (soprattutto in amore!)!

Gossip Pellegrini e Manaudou

Sorpresa
Pellegrini e Manaudou, il bacio dell'oro


" L’incontro con l’ex rivale che saluta Federica con complimenti affettuosi
ROMA — La sorpresa, più che l’imbarazzo. «Cara Federi­ca ». «Chère Laure». Domenica sera. La prima persona che Fe­derica Pellegrini incontra quando finalmente gli oneri (dalla tv all’antidoping) tocca­ti alla Divina sono esauriti e si sta avviando all’uscita sulla scala che normalmente è il percorso di guerra dei giorna­listi verso la zona mista e ritor­no, è Laure Manaudou, l’ex ri­vale. Laure è qui a Roma, invi­tata dalla federazione france­se, con la famiglia e il mana­ger Didier Poulmaire. Laure sta cercando il fidanzato Frédérick Bousquet e invece trova Federica.


Uno sguardo e le due si ab­bracciano. Laure sussurra: «Bravà, felicitations». Federi­ca ringrazia e le dà un bacio sulla guancia. In comune han­no la storia con Luca Marin (Federica in corso, Laure una volta) e una rivalità che non è mai stata inimicizia, né quan­do erano in vasca assieme né dopo, quando la storia tra Lau­re e Luca terminò con il famo­so lancio, agli Europei di De­brecen (dicembre 2007) del­l’anello, pare preziosissimo, da parte di lei a lui, con l’incol­pevole Magnini finito sulla tra­iettoria. Due mesi dopo Federi­ca e Luca stavano insieme. Non c’è passato, qui, solo futuro.



 Per Laure, che ora si di­vide tra la casa paterna di Vil­leurbanne e Auburn, in Alaba­ma, dove si allena Bousquet, il nuoto, abbandonato (ufficial­mente) per un anno sabbatico il 21 gennaio 2009, è ormai so­lo tifo. Il suo manager la vuole lanciare nella moda e nel cine­ma. Malgrado crisi, pianti, sconfitte e un ritiro non an­nunciato ma inevitabile, Lau­re, come Anna Kournikova nel tennis, ha sempre una si­lhouette che colpisce. Buca lo schermo. In prima­vera ha firmato un accordo co­me testimonial della Lpg Sy­stems, ditta specializzata in ap­parecchiature per la rimessa in forma e ha partecipato al film Le coach , solcando, con un paio di tacchi da vertigine, il tappeto rosso di Cannes.


È stata avvistata a una gara di Bousquet con una scritta programmatica sulla maglia: «Je ne regrette rien». Nessun rimpianto, ma errori tanti, co­me la decisione di venire a vi­vere e ad allenarsi a Torino, esperienza finita sfiorando le carte bollate. La sua è una storia di suc­cesso, cuoricini mimati e tradi­menti, fatti e ricevuti, come quello del tale da cui si era fat­ta fotografare nuda e che per vendicarsi infilò le immagini in rete. Ora si dice felice con Bousquet e lui ricambia, mal­grado qualche timore iniziale perché Laure è sempre ingom­brante. «Avevo paura di finire etichettato come signor Ma­naudou, per fortuna i risultati sono venuti». Laure saluta Federica che ri­prende la sua strada.





La Divi­na esce dall’impianto alle 21.40, ad attenderla scene da stadio con mamme che spin­gevano avanti i bambini a far­si firmare le magliette. Ma, in tutto questo, dov’era il coach Castagnetti? Scappato via con l’emozione che lo sconquassa­va. «Non me la passate, altri­menti piango» dice a chi cerca­va di metterlo in contatto con Federica. Ma lei s’impunta, co­me sempre. «Adesso lo vado a cercare». L’incontro, ormai di notte, all’Acqua Acetosa. «Incredibile vederlo così in crisi e tremebondo. Alberto è un grande tecnico e gli devo tantissimo, siamo cresciuti in­sieme, lui è molto più umano, io più grande». Lui la abbrac­cia: «Sei riuscita ad anteporre il ragionamento all’istin­to ».





Finalmente Federi­ca va a dormire. Si sveglia con calma, in una stanza invasa da fiori, con il cellulare efferve­scente. Un sms su tutti: «Con­gratulations », firmato Fiorel­lo. «Cerco di non rendermi conto di quello che ho fatto perché devo tornare con i pie­di per terra, non è finita». Og­gi ricomincia con i 200. Una se­duta con il fido fisioterapista Morelli e poi un «bagnetto» al­l’Acqua Aniene. In tarda matti­nata la pace con Paolo Barelli, dopo i fraintendimenti di Pe­scara: il presidente della Fin porta in dono l’ultimo zainet­to di Gucci. I genitori Cinzia e Roberto, che la incontrano in piscina al pomeriggio, quando Federica torna ad allenarsi accanto a Lu­ca Marin (lei in corsia 8, lui in 7), le regaleranno per il ventu­nesimo compleanno del 5 ago­sto un baule in pelle per i suoi album di foto. Ma il 5 lei sarà a Capri, l’isola dell’amore, con Marin. Nota a margine: Luca c’è già stato con Laure Manau­dou, tre anni fa. Ma a vent’an­ni, la velocità con cui si scor­da il passato è da record del mondo. "


Questo è un articolo che ho trovato su internet pubblicato dal Corriere della Sera Sport sull'antica rivalità tra le due campionesse del nuoto Federica Pellegrini (italiana) e Laure Manaudou (francese)...sì, non c'è niente di strano ad avere una sana competizione in acqua per due campionesse di questo livello...maaa....questa volta la competizione è stata soprattutto in amore! (entrambe innamorate del nuotatore italiano Luca Marin!)...adesso, da quanto si legge nell'articolo, sembra che la competizione tra le due sia finita...sia in amore che in vasca, in quanto Laure ha deciso di non gareggiare più (almeno per ora!)...
Però, la nostra Federica è riuscita a batterla sia nel nuoto che con Luca, a quanto pare! Povera Laure! E...brava Federica!

Altre foto dei miei cucciolini Oliver e Molly!








Dunque, Oliver (il maschio) è quello con la macchia sull'occhio mentre Molly (la femmina) è quell'altra che ha una macchiolina piccola sull'occhio, che sembra quasi truccata! Sono bellissimi! Vi voglio bene Cucciolini!!!!

Oliver e Molly!





Anche se non è pertinente con il mio blog...vi voglio presentare due creaturine che sono entrate circa da dieci giorni nella nostra famiglia...sono due cuccioli di cane di poco meno di due mesi che purtroppo (o per fortuna!) abbiamo trovato abbandonati a Pistoia martedì 18 maggio verso le otto la sera, vicino alla facoltà di infermieristica, che si trova in un posto sperduto!In verità li ha trovati la mia zia, che lavora a infermieristica e li ha portati con sè e poi dalla mia nonna...sono arrivati a casa davvero molto impauriti...piccolissimi e tenerissimi...adesso, dopo dieci giorni, si trovano davvero a loro agio...giocano e vogliono uscire sempre in giardino...Sabato siamo andati dal veterinario e ci ha detto che sono due cucciolini sani, ma che ancora non li possiamo portare fuori perchè non devono venire a contatto con gli altri cani, non essendo ancora stati vaccinati! Sono bellissimi...e dopo tante discussioni li abbiamo chiamati: la femmina Molly e il maschio Oliver! vi piacciono questi nomi?! Mi auguro di sì...
Quello su cui però voglio riflettere è la cattiveria delle persone...è vero che non ci dobbiamo aspettare niente da nessuno (abbandonano i bambini, immaginiamoci i cuccioli!)...ma come si fa a vivere bene sapendo che hai lasciato due creaturine piccole e indifese in un bosco dove può loro succedere di tutto?! Meno male che li abbiamo trovati subito...
Volevo spiegare a certe persone che esistono anche i canili...se non lo sapessero!!!!!!!sempre meglio che in mezzo ad una strada...
Quelle che vi mostro sono le foto di Oliver e Molly....i miei piccoli cucciolini......

Assignemnt 7 e 8: continua............




Anche queste lezioni, anche se in inglese mi sembrano molto interessanti...questa lezione di istologia che ci fa vedere al microscopio una ghiandola (precisamente al parotide) ne è un esempio........e ce ne sono molte altre su You Tube!
Lulu

Assignment 7 e 8: continua........



Ho cercato alcune lezioni di embriologia su you tube...devo dire che non c'è molto...ma alla fine ho trovato questa spiegazione molto semplice e riassuntiva che ci può servire nella nostra preparazione all'esame........
Lulu

lunedì 24 maggio 2010

Pellegrini Breaks World Record in 200-meter Semifinal

Virata Stile Libero

Lezioni di Nuoto - Stile Libero

Foto dello stile libero!


Quarta lezione di nuoto: lo Stile Libero (o Crawl)!

è la tecnica di nuotata più conosciuta, poichè è quella che garantisce la massima velocità...L aposizione del corpo è orizzontale in modo da offrire la minor resistenza all'avanzamento...
L'azione delle gambe deve essere regolare e continua...deve partire dall'anca per poi trasferirsi al ginocchio e alla caviglia. Le gambe devono essere distese con i piedi leggermente intraruotati...
L'azione delle braccia, però, è ben più importante rispetto a quella della gambe e vi si distinguono 4 fasi: la presa dell'acqua, la trazione, la spinta, il recupero.
La presa: l'ingresso della mano in acqua deve avvenire con le dita, il gomito si trova ancora in leggera flessione; in seguito, la mano si infila in acqua a poca profondità e l'avambraccio la segue.
La trazione: Durante la trazione subacquea, la mano deve essere fatta passare perpendicolarmente alla spalla e deve, durante questa fase, eseguire una traiettoria ondulata. Il palmo della mano ruota verso l'interno fino a portare le dita verso il basso...
La spinta: Una volta raggiunta la massima flessione, l'avambraccio comincia a stendersi e a realizzare al fase di spinta. La mano deve uscire dall'acqua sotto all'anca e all'altezza della coscia. Non vi devono essere pause tra questa fase e quella del recupero aereo del braccio.
Il recupero: è la fase che avviene fuori dall'acqua con il braccio in posizione flessa, il gomito alto e la mano che sfiora la superficie dell'acqua.

La respirazione nella stile libero può essere effettuata sia a destra che a sinistra. L'inspirazione si effettua con la bocca durante la fase di recupero, mentre l'espirazione avviene per tutta la durata della fase di immersione della testa e può essere effettuata sia con la bocca che con il naso (ma principalmente con la bocca).

La gara a stile inizia con il tuffo e la virata si effettua grazie ad una capriola, che spingendo con le gambe sul bordo aiuti a riportarci in posizione prona per poter continuare al nostra nuotata a stile libero e a recuperare un po' di metri...

E questo è l'ultimo stile di cui il nuoto può vantare...spero che le mie lezioni
sugli stili del nuoto vi abbiano insegnato qualcosa, anche se minimamente...

Virate Nuoto e Tuffo



Video molto interessante in quanto dà spiegazioni e immagini sulle virate dei diversi stili e sul tuffo!
Virata: si effettua quando si deve passare da una vasca all'altra...

Stile rana

Lezione di nuoto - Mappa muscolare



Questo è il video che fa vedere quali muscoli agiscono nei quattro stili del nuoto...penso che sia abbastanza divertente, soprattutto per noi che abbiamo appena dato l'esame di anatomia e soprattutto è utile in quanto fa capire come il nuoto sia lo sort sicuramente più completo di tutti!

Lezioni di Nuoto - Stile Rana

Terza lezione di nuoto : la Rana!



La Rana è, tra gli stili del nuoto, il più complesso da imparare in quanto prevede un uso preciso e coordinato di braccia e gambe.Nonostante ciò, è lo stile più lento tra i quattro. La nuotata a Rana inizia a partire dal trampolino. Una volta che l'atleta si è tuffato, riemerge dall'acqua grazie al movimento prima delle braccia e poi delle gambe tipico dello stile Rana. Soltanto in questo modo riesce a recuperare alcuni mentri prima dell'uscita dall'acqua. Nello stile della Rana è indispensabile l'uso delle gambe. Quello della Rana è uno stile atipico, che spesso fa sì che il ranista (cioè il nuotatore specialista nella Rana) sia poco predisposto verso gli altri stili...
Per gli arti inferiori, la tecnica che viene attualmente adottata è quella del colpo "a frusta", che si effettua con la flessione della gamba sulla coscia, della coscia sul bacino e le ginocchia vicine tra loro. Dopodichè, i piedi iniziano a ruotare verso l'esterno fino alla spinta che avviene con un'energica "frustata" in fuori e in dietro e poi tornano ad unirsi in una completa distensione.
Invece, la bracciata della Rana presenta tre caratteristiche: il recupero avviene sott'acqua, non c'è fase di spinta e tutti i movimenti sono simmetrici.
La bracciata inizia con le braccia alte, i palmi delle mani ruotati verso l'esterno e il pollice verso il basso (questa è la fase dello scivolamento in acqua), poi la mano va verso fuori e in basso (fase di presa) e in seguito i gomiti cominciano a flettersi ele mani affondano verso il besso, in fuori e in dietro (fase di trazione).
A questo punto inizia la fase finale dell'espirazione con la testa che inizia ad alzarsi.
Subito dopo, durante la fase dell'inspirazione, le mani vengono spinte in avanti e la testa torna sott' acqua...a questo punto avviene anche la spinta delle gambe...
Spettacolare è, inoltre, la virata dela rana: una volta che il nuotatore ha toccato il bordo (sempre con entrambe le mani!!!!!), fa uscire un braccio dall'acqua passandoselo sopra la testa e riportandolo dentro l'acqua...a questo punto il nuotatore si immerge completamente nell'acqua ed effettua (sott'acqua!) un movimento di braccia ed uno di gambe dello stile rana...si ha così il cambio di vasca! è da ricordare che quando si arriva in fondo alla gara il bordo va tocacto sempre con entrambe le mani nello stile delle rana (come nel delfino del resto!), altrimenti si rischia la squalifica!
E con questo vi lascio...alla prossima lezione!!!!!! Lulu

venerdì 21 maggio 2010

Secondo Assignment Facoltativo

é da molto tempo che cerco di trovare informazioni riguardanti i Frattali poichè è un argomento di matematica che mi interessa moltissimo... oltre che sui libri l'ho cercato su internet ma tutte le spiegazioni che ho trovato sono incomprensibili...Qualcuno mi può aiutare a cercare informazioni più semplici in modo da arricchire la mia e la vostra rete di conoscenze? Grazie ragazzi...
Se avete bisogno sono disponibile...
Lulu

Assignment 8: open educational resources e "contenuti"

Riflettendo sull'articolo del professore ho affinato molti miei pensieri...quei pensieri che, a volte, sì, ti appartengono ma non riesci a tirare fuori del tutto...anch'io penso che ognuno abbia la propria visione di tutte le cose...che non ci sia niente di oggettivo...a volte c'è qualcosa che viene classificato come sapere universale ma che ognuno, naturalmente immagina a suo modo e comprende in modo soggettivo...anche la matematica è così...spesso la spiegazione di una stessa cosa data a uno studente da un professore o da un altro studente viene da lui compresa meglio in un caso o nell'altro...spesso gli studenti riescono a capire meglio spiegazioni date loro da un loro compagno che dal professore...probabilmente perchè il linguaggio che utilizzano è simile e perchè i modi di pensare di due coetanei sono vicini tra loro...quindi, forse, anche le visioni di un argomento scolastico sono più simili e comprensibili...
Comunque ritengo che le OER siano indispensabili per una proprio formazione personale...non soltanto culturale e scolastica, non soltanto fine a se stessa ma anche interiore...
Bellissima "l'immagine del mondo fabbricato da ognuno e che se ne sta dinamicamente sospeso fra i mondi da altri fabbricati, di tutti nutrendosi e loro medesimi a sua volta nutrendo"...ripensando all'esempio della derivata...ognuno si costruisce il proprio concetto di derivata e lo nutre con le immagini che di questa funzione matematica hanno gli altri...è proprio bello il concetto di una mente che ne nutre un'altra...è solo così che si può avere la connessione tra "esperienze" diverse, che poi vanno a formare il "contenuto"...
Volevo poi proporre un altro esempio di OER: Medwiki, un sito che gli studenti di Medicina dell'università di Firenze utilizzano per scambiarsi materiale didattico, dispense ma anche opinioni su esami, professori e quant'altro...
Credo inoltre che non ci si debba nascondere dietro alla frase " Eh ma queste sono cose che si fanno all’estero, qui da noi la situazione è un’altra …”...l'Italia è un paese che ha tutto: il paesaggio, una mentalità aperta, è ricca di persone intelligenti, laureati con il massimo dei voti che purtroppo se ne vanno a lavorare all'estero...
Per questo penso che ci si debba aprire a nuova esperianze e non sempre conservare, conservare e non muoversi dalle nostre convinzioni...
Interesante è stato questo corso di informatica anche se breve perchè credo che ci abbia portato a riflettere su moltissime cose...inoltre, logicamente molti di noi utilizzano le OER ma molti non sanno che le stanno utilizzando, non ne conoscono il nome e non ne conoscono il meccanismo...
Sicuramente veniamo fuori da questo corso più formati e pronti a riflettere su ciò che riguarda il nostro rapporto con l'uso formativo internet e anche con gli altri...

Assignment 7: OPEN EDUCATIONAL RESOURCES

Tanto per iniziare propongo un articolo che ho trovato su internet che parla dell'uso di "internet nelle scuole"...è un'indagine che è stata condotta dal gruppo SWG e commissionata da Moige e Symantec con lo scopo di analizzare l'uso di internet da parte dei figli a casa e a scuola attraverso un questionario strutturato rivolto a genitori e insegnanti...
Mi rendo conto che ciò nn sia del tutto pertinente con l'assignment 7 ma ho trovato quest'articolo molto interessante...perciò ho deciso di riproporne delle parti:
" Scuola e Internet
Nel 2006 il Moige commissionò a SWG anche un’indagine sull’utilizzo di Internet a scuola. La ricerca
fu stata effettuata su un campione di 650 insegnanti delle scuole medie che, pur essendo più numeroso
di quello del 2008, può essere usato come termine di paragone per comprendere l’evoluzione e il
cambiamento dell’uso di Internet come strumento formativo nelle scuole italiane.
Le modalità di collegamento a Internet.
Dall’analisi effettuata nel 2006 emergeva una scarsa diffusione di pc e Internet nelle scuole italiane.
La maggior parte degli istituti, infatti, non era dotata di computer e i programmi di insegnamento non
prevedevano lezioni regolari in cui se ne facesse uso. Anche l’accesso a Internet era spesso limitato, sia
in termini di disponibilità di postazioni che di tempo, inoltre non sempre avveniva in presenza di
insegnanti con una preparazione specifica in materia.
Nel 2008 la situazione resta sostanzialmente invariata: il 20% delle scuole del campione non prevede
per gli studenti la possibilità di accedere a Internet, percentuale che raggiunge il 35% negli istituti nel
sud Italia e nei piccoli centri. Nella quasi totalità delle scuole (98%) gli studenti si connettono a Internet
nei laboratori di informatica, mediamente una volta la settimana per un periodo di tempo compreso tra i
45 e i 60 minuti.
Lo strumento per la didattica maggiormente utilizzato resta il browser Internet (99% dei rispondenti),
in particolare dai docenti più giovani che insegnano materie umanistiche e risiedono al nord. Il 23% dei
professori afferma di permettere ai propri studenti di usare la Rete con finalità relazionali tramite
strumenti di comunicazione come instant messaging, chat o spazi Web personali.
Si nota, invece, una diminuzione dell’utilizzo della posta elettronica (dal 28% del 2006 al 10% del
2008) e delle attività di download di file (dal 37% al 6%)".

Facendo un confronto con le storie riportate dal professore che riguardano gli studenti americani, l'articolo specifica chiaramente che nelle scuole italiane è limitato l'uso di internet come strumento informativo...se solo gli insegnanti si battessero affinchè internet venga usato per prima cosa a scuola forse la metà deiproblemi sarebbero risolti...probabilmente gli studenti tornerebbero a casa con una nuova concezione di internet: Internet come strumento indispensabile per l'autoapprendimento e per lo studio...
Sicuramente moltissimi studenti faranno ricerche su internet per poter integrare il loro studio con quello fatto in classe ma, sicuramente, seguire su internet lezioni di un professore diverso dal proprio sarebbe molto utile...anche per confrontarsi con un altro modo di spiegare, per apprendere di più, per integrare i propri appunti...ma molti di moi non ci pensano...
Leggendo l'articolo del professore mi è venuta quasi una mezza idea di provare a preparare il mio prossimo esame di Istologia anche in questo modo...sarebbe utile e costruttivo, anch ese in fondo il tempo è quello che è...
Le storie degli studenti americani mi fanno proprio capire come la mentalità ed il metodo di apprendimento sia totalmente diverso dal nostro...anche i professori si atteggiano in modo diverso...credo che in Italia sarebbero pochissimi i quelli pronti a farsi sostituire nel proprio lavoro da altri che parlano attraverso internet...direbbero che nei loro discorsi ci sono tanti errori e di non prendere per buono quello che dicono...
Penso cmq che questa, cioè la riceca di lezioni su internet, sarebbe un modo per uscire dagli schemi e per potre modificare al meglio il nostro modo di studiare...
e poi...un'ultima cosa...mi ha colpito acnhe la volontà che studenti di 49-50 anni americani i mettono per riusciread arrivare ad un'adeguata formazione e questo è molto bello...

martedì 18 maggio 2010

La mia ACQUARAMA!!!




Un po' di foto...con le vittorie della mia squadra...l' ACQUARAMA!!!
E quel peluche che si vede nella foto all'entrata del mio blog era la nostra mascotte...!!!!!con la nostra maglia.........!!!!!!

FINALE 400 METRI STILE LIBERO MONDIALI NUOTO ROMA 2009. PELLEGRINI ORO



Federica.....grandissima campionessa....ma....che tensione ragazzi!!!

Lezioni di Nuoto - Stile Dorso



E questo è un video di dimostrazione...che ci permette di vedere come si nuota a dorso...

MONDIALI NUOTO - FINALE 200 m DORSO U 31/7/2009

Seconda lezione di nuoto: il Dorso!!



Non vedevo l'ora di scrivere questo post in quanto il Dorso è sempre stato lo stile che preferivo...infatti, era soprattutto su questo che mi allenavo cercando di perfezionarlo ed è inoltre lo stile che mi ha portato a vincere tante gare...una delle ultime alle regionali...
Ho avuto da sempre la passione per il dorso...ero piccina picciò...aveo circa 4 o 5 anni e mi ricordo che feci la mia prima garettina sportiva (appunto a dorso) e la vinsi...da allora sono diventata una dorsista...Adesso, sono in camera mia e se mi guardo intorno vedo molte fotografie di me sul podio, di me che nuoto...e sto notando che la maggior parte di queste fotografie mi ritraggono ad alcune gare mentre, appunto, mi sto cimentando nel dorso...

Inizio della lezione: "la tecnica del dorso"..
Di solito il dorso è il primo stile che si insegna ai bambini quando iniziano ad approcciarsi per le prime volte con l'acqua...e questo, molto probabilmente, perchè è l'unico stile che si nuota con la faccia fuori dall'acqua e in posizione supina...l'unico momento in cui, eseguendo il dorso, ci giriamo con la faccia dentro l'acqua è quello della virata (ovvero, nel momento in cui finiamo una vasca per iniziare quella successiva).
Nel dorso il capo deve stare appoggiato all'acqua con le orecchie immerse...il movimento delle gambe è molto importante per stabilizzare la nuotata...e soprattutto non deve essere un movimento nè pesante e nè frenetico..
Quando un nuotatore che si sta cimentando nel dorso muove i piedi,essi non devono mai uscire dall'acqua e con la loro battuta devono provocare un leggero spumeggiare...
Anche l'azione delle braccia è molto importante nel dorso...
Il braccio, quando entra in acqua, deve essere teso a contatto con l'orecchio e la mano deve toccare l'acqua prima con il mignolo rivolgendo, quindi, il palmo verso l'esterno.
Dopo che la mano è affondata di qualche centimetro, il braccio deve spingere verso dietro per poi risalire e iniziare la flessione dell'avambraccio.
Dopo di che si deve avere la completa estensione dell'arto superiore e nella parte finale la mano deve eseguire una spinta verso il basso chiamata frustata.
Dopo di che si ha il recupero dell'arto superiore, con il braccio teso e il polso che deve uscire dall'acqua con anticipo rispetto al resto del braccio. La traiettoria della mano deve essere perpendicolare ripsetto alla superficie dell'acqua e deve essere rivolta in fuori per poi rientrare con il mignolo in acqua.
La respirazione nel dorso deve essere sincronizzata con il movimento degli arti superiori: inspirazione durante il recupero di un arto ed espirazione durante il recupero dell'altro.
Durante una gara, la partenza a dorso si effettua dall'acqua attaccandosi al blocco del trampolino in odo da avere una buona spinta che permetta un'immersione sott'acqua che ci permette di recuperare alcuni metri se battiamo in modo sincronizzato entrambi i piedi sotto l'acqua...Naturalmente, poi, ci dobbiamo ricordare di riemergere per poter nuotare!!
Spero di essere stata abbastanza chiara e concisa...e vi aspetto per il prossimo tuffo!!

lunedì 17 maggio 2010

Assignment fuori categoria:ma cosa c'è di veramene nuovo nelle nuove tecnologie?

Brevemente, vorrei dedicare questo post all'assignment del professore: "ma osa c'è di veramente nuovo nelle nuove tecnologie?" (quello fuori categoria)...
Inanzitutto sono contenta di non essere la persona più disordinata del mondo...perchè vedo che anche il prof non ci va di scartino...e cmq ora, da un mese a questa parte, ovvero dall'ultima "pulizia generale",la mia camera è veramente ordinata e speriamo ci stia per molto...
A parte la prima parte dell'assignment che parlava di tecnologia e che mi è risultata abbastanza noiosa, la seconda parte era molto interesssante e come sempre mi ha aiutato a riflettere...
é vero, oggi è molto difficile che anche noi giovani riusciamo a creare delle organizzazioni per scambiarsi opinioni, idee, materiale...noi del primo anno di medicina ci stiamo riuscendo con CUBO 2009/2010...
Forse il fatto che non riusciamo a coltivare le connessioni è anche per colpa della scuola e degli insegnanti...oggi la scuola è diventata un insieme di conoscenze...spesso non aiuta a crescere...anzi...
Spesso, è vero, gli adulti ritengono di avere le più giuste conoscenze e di detenere tutta la verità ma in realtà non è così....e molto frequentemente noi giovani siamo più aperti culturalmente e sulle nostre idee...a volte sembra anche a me che molti siano rimasti ancora all'età della pietra e non riescano a guardare verso il futuro...
Tanti non riescono a capire che viviamo in un mondo cosmopolita, odiano chi è diverso, solo perchè hanno paura del diverso...
molti adulti odiano anche internet, i socila network, tutto ciò che noi giovani facciamo, il nostro modo di divertirsi e riunirsi...e tutto questo perchè?...semplicemente perchè non riescono ad adattarsi a ciò che va fuori dai loro schemi...e questo non ci permette di proiettarci verso il futuro...

Assignment 6: Pubmed

Che bello!anch'io ho imparato a usare Pubmed...ritengo che sia un sito molto utile per noi studenti di medicina...anche se è in inglese...ma quello è il meno...
Se devo essere sincera, ieri, recandomi in biblioteca, avevo letto un volantino in cui si parlava di Pubmed che mi aveva molto incuriosito...
Ho letto l'"articolo" di Veronica, tra quelli che ci proponeva il prof...ed ho subito imparato ad usare Pubmed...
Per provare ho digitato "proteine", poi "insulin" (ripensando alla lezione di stamattina di biochimica in cui il prof. ha iniziato spiegando, appunto, l'insulina...naturalmente i risultati che sono venuti fuori sono stati molti, allora ho cliccato su "Limits" scegliendo gli srticoli pubblicati da 5 anni a questa parte ed ho trovato 20 risultati...ma non vi era niente di troppo interessante...
Allora ho cliccato su "Structure" e poi ho ricercato "Insulin"...allora ho trovato subito quello che mi interessava...ovvero la struttura dell'insulina...
Noi studenti del 2010 ci dobbiamo ritenere fortunati ad avere strumenti come "Pubmed"...per questo, adesso che l'ho scoperto, credo che mi sarà molto utili per il prossimo esame e anche in futuro...

Assignment 5, coda: social networking

Prima di leggere questo articolo se mi avessero chiesto cos'è un social network sicuramente avrei saputo parlare solo di Facebook...anche You Tube, che a volte usò, non sapevo che si potesse classificare fra i social networks...forse un po' di ignoranza?
Sinceramente ho sempre cercato di stare lontana da tutto ciò che mi richiedesse di compilare campi in cui devo mettere "nome, cognome, ecc..."...inizialmente, infatti, ero molto scettica anche nell'iscrivermi a facebook, invece, poi, un giorno per caso mi arrivò un'e-mail in cui un mio amico mi invitava a iscrivermi a facebook e io ho ceduto...da allora mi sono sempre trovata bene su facebook per parlare con gli altri, per divertirmi, per fissare appuntamenti per le uscite di gruppo anche se ora come ora anche facebook sta diventando molto lento e non c'è più verso neanche di parlare in chat con un'amica...
Mi rendo perfettamente conto però che questo tipo di social network toglie molto a noi giovani...era molto meglio quando fino a pochi anni fa le ragazze della mia età si sentivano per telefono o organizzavano qualche uscita all'aperto per parlare un po'...Facebook inoltre mette in piazza molte cose private e personali e anche questo non è bello...siamo proprio passati da un estremo a un altro!
Adesso, dopo aver letto l'assignment del professore, ho scoperto che vi sono moltissimi social network...quelli che ho trovato più interessanti, utili e costruttivi sono aNobii e TakingITGlobal...il primo mi ha consentito di mettere insieme tutti i libri che mi interessano in modo da ricordarmi che li vorrei leggere...è molto interessante anche il fatto che si possano cercare libri di letteratura inglese e non solo ed è utile per leggere le recensioni dei libri che mi interessano e soprattutto di quelli che utilizzo per studiare all'università per vedere cosa ne pensano gli altri...
Il secondo social network, TakingITGlobal è interessante e costruttivo per una ragazza come me e sarebbe utile che molti giovani ne facessero uso...potrebbe sensibilizzare moltissimo noi giovani verso i problemi globali...

mercoledì 12 maggio 2010

Assignment 4: Coltivare le connessioni...

Sì, è vero...forse è un po' tardi per commentare l'articolo scritto dal professore sulle connessioni e su come coltivarle...ma del resto...meglio tardi che mai!non nascondo che ogni volta che vedevo quel malloppo di pagine da leggere, rimandavo sempre l'operazione...ma poi, oggi, ho letto l'articolo e...come si dice? mai fermarsi all'apparenza...nel complesso è stato molto interessante...
Oggi, ci possiamo ritenere fortunati ad avere tante cose che i nostri antenati non potevano neanche immaginare ed una di queste cose è proprio internet...internet, naturalmente, se viene usato nel modo giusto, può realmente ingigantire il nostro PLE, grazie alle tante persone che ci possiamo trovare e che molto spesso ci possono aiutare ad amplificare le nostre conoscenze ed il nostro animo e a sapere tante cose prima per noi sconosciute...
Nella società moderna, però, ognuno di noi vive in maniera molto superficiale...ed anche l'uso di internet è fatto in questo modo...spesso internet viene visto come lo strumento per chattare con i propri amici, per scherzare, per cercare video divertenti e a volte anche stupidi...tutto ciò che c'è di interessante è sempre in secondo piano: "Questo lo guardo dopo"...pensiamo tutti...
Ed è per questo motivo che tanti pensano negativamente sull'uso di internet...
Ancora più vero è il fatto che noi, oggi, non riusciamo più a comunicare con le cose vive...banalmente non sappiamo occuparci delle piante (che sono anch'esse degli organismi viventi) ma ancora peggio non parliamo quasi per niente con chi ci sta accanto...e questo è un argomento molto interessante per noi che frequentiamo la facoltà di medicina: oggi, come tutti sanno, i medici, che dovrebbero essere coloro che stanno più vicino ai propri pazienti, hanno perso totalmente il dialogo e il contatto con il paziente...cosa che hanno aquisito moltissimo gli infermieri...probabilmente in tutto questo la colpa è anche dell'università di medicina...che ci mette alla prova davanti ai pazienti in modo sporadico, mentre vi sarebbe bisogno di un dialogo più frequente con le persone che dobbiamo andare a curare e che si devono affidare a noi...sì, è vero, le cose da studiare sono tante ma ci sarebbe bisogno anche di questo: almeno i medici dovrebbero saper parlare con chi gli sta di fronte...perchè chi gli sta di fronte è una persona, proprio come loro...
Interessante è la metafora dei due genitori che dopo aver avuto un bambino, non sanno come agire nei confronti del loro bimbo e devono chiedere l'aiuto di medici e persone estranee...
Gode di estrema riflessione, infine, il fatto che ogni cosa è fatta di reti e di connessioni e che a mano a mano che si procede nel microscopico, tutto ha una propria organizzazione piramidale...
Inoltre su internet tutti sono uguali e possono esprimere le proprie idee in modo libero poichè non hanno nessuno che sta loro sopra e li comanda...Anche per questo, a mio parere, è importante coltivare le connessioni sulla rete internet, in cui ognuno di noi rappresenta un nodo fondamentale, un persona con le proprie idee e il proprio bagaglio culturale e interiore.

venerdì 9 aprile 2010

Lo stile più duro: dalla Farfalla al Delfino...


Sono molti gli sport che si possono praticare in Acqua...ma quello forse più comune e conosciuto è il nuoto...Si compone di 4 stili: il delfino, il dorso, la rana e lo stile libero...
Inizierò la mia prima lazione parlando appunto dello stile delfino...
Prima la nuotata a delfino veniva definita a "farfalla", un termine che da qualche anno è stato vietato dalla FINA in tutte le competizioni, a parte nelle gare Master.
Questo stile presuppone un movimento simultaneo del corpo con simmetria bilaterale, cioè, la parte sinistra del nostro corpo dev efare le stesse cose che fa la parte destra. Le braccia effettuano un movimento completo di rotazione per tutta la lunghezza degli arti. Per quanto riguarda i piedi: prima, quando lo stile si chiamava ancora farfalla, questi venivano richiamati verso i glutei e poi rispinti velocemente indietro (proprio come nello stile della rana). Adesso, il movimento "a rana" degli arti inferiori è stato sostituito da un movimento detto "a delfino", che consiste in una propulsione continua con le gambe unite, in modo da simulare, appunto, il movimento dei cetacei.
Lo stile delfino è considerato il più duro da nuotare...per farlo in un modo corretto bisogna avere una grande prestanza fisica e fare allenamenti continui...
è comunque il più spettacolare da vedere...
Lulu

Nuoto...che passione...!


Forse in questa fotografia avrò avuto 7 o 8 anni...io sono la prima a sinistra...
La Foto è stata scattata in una piscina all'aperto durante una gara...mi ricordo che era il momento della staffetta ed io come al solito ero davvero tesa...quello dietro di noi era il mio allenatore...e devo dire che il ricordo di questi momenti è sempre molto molto piacevole...

Perchè l'acqua del mare è salata?


" In un tempo lontano il re di Danimarca, ricco, potente e molto amato dal suo popolo, si angustiava per il solo fatto di possedere, fra tanti tesori, due enormi macine magiche ma di non riuscire ad utilizzarle. Le macine erano in grado di produrre qualunque cosa il re avesse potuto desiderare. Erano però talmente pesanti che nessuno nel regno aveva la forza per farle girare.

Un giorno, si recò in visita presso il re di Svezia e questi gli offrì in dono due gigantesse. Egli allora le portò in Danimarca e le mise a lavorare alle macine. Ordinò loro di produrre oro, argento, pace e gioia e le gigantesse ubbidirono. Lavorarono ininterrottamente per molti giorni e quando furono stanche chiesero al re il permesso di riposarsi. Il re rifiutò e pretese che continuassero a macinare. Le due gigantesse decisero allora di vendicarsi e fu così che smisero di produrre oro, argento, pace e gioia e cominciarono a produrre soldati per i nemici del re. Quando i soldati furono in numero sufficiente invasero il regno e si impadronirono delle macine e delle gigantesse.

I soldati avevano però bisogno di molto sale nella loro terra e mentre erano ancora a bordo della nave che li trasportava a casa ordinarono alle gigantesse di macinare sale, quelle ubbidirono. Macinarono per ore e ore e tutta la nave si riempì di sale ma nessuno ordinò loro di fermarsi. Alla fine il sale era così tanto che la nave affondò e tutti i membri dell’equipaggio affogarono ma non le due gigantesse che continuarono a macinare sale anche in fondo al mare.

Ad oggi nessuno ha ancora detto loro di smettere e, per questo motivo, l’acqua del mare è salata.

........ma questa,naturalmente, è una leggenda Scandinava.......



E ALLORA...PERCHé L'ACQUA DEL MARE é SALATA?

In realtà...
All'origine l'acqua del mare era dolce come quella dei fiumi e la concentrazione di sale (circa 35 grammi per chilo d'acqua) risale "soltanto" a un miliardo di anni fa. Come si è formata? Bisogna andare molto più indietro nel tempo. Cioè a quando, quattro miliardi di anni fa, la Terra ha iniziato a raffreddarsi. Torrenti di pioggia si sono abbattuti sul pianeta per migliaia di anni e l'acqua si è depositata nelle depressioni della crosta terrestre formando i primi mari. Le acque che, nel frattempo, hanno continuato a scorrere sulla superficie dei continenti, si sono via via arricchite di sali minerali prelevati dalla terra, e li hanno riversati negli oceani in formazione.
La salinità dei mari varia anche a seconda della loro profondità ed è sensibilmente più alta verso la superficie, e là dove si verifica una forte evaporazione. Più scarsa è invece in quei mari in cui l'apporto d'acqua dolce è più consistente, per esempio in vicinanza di un estuario.


è quindi questo che differenzia realmante l'Acqua dolce da quella salata...
Lulu
" L'acqua è il principio di tutte le cose; le piante e gli animali non sono che acqua condensata e in acqua si risolveranno dopo la morte "...così recitava Talete, colui che viene considerato il primo filosofo occidentale...per lui, l'archè, cioè il principio di ogni cosa era l'acqua...
E un po' anche per me...
Ho passato la mia vita nell'acqua...ho iniziato a fare nuoto quando avevo solo quattro anni...nell'acqua mi sono divertita, ho faticato, ho riso, ho pianto, mi sono arrabbiata, ho conosciuto quelle che tutt'ora sono le mie amiche migliori, ho sentito per le prime volte la tensione, mi sono emozionata...Ora, che sono quasi due anni che ho smesso di allenarmi mi manca molto la piscina...mi manca molto il fatto di stare nell'acqua per ore...Per questo ho deciso di dedicare il mio blog al mondo dell'acqua...perchè l'acqua è il principio di ogni cosa...perchè noi tutti siamo acqua e siamo circondati da acqua...perchè è troppo bello fare un tuffo dove il mare è più blu....!!!
Lulu