martedì 18 maggio 2010

Seconda lezione di nuoto: il Dorso!!



Non vedevo l'ora di scrivere questo post in quanto il Dorso è sempre stato lo stile che preferivo...infatti, era soprattutto su questo che mi allenavo cercando di perfezionarlo ed è inoltre lo stile che mi ha portato a vincere tante gare...una delle ultime alle regionali...
Ho avuto da sempre la passione per il dorso...ero piccina picciò...aveo circa 4 o 5 anni e mi ricordo che feci la mia prima garettina sportiva (appunto a dorso) e la vinsi...da allora sono diventata una dorsista...Adesso, sono in camera mia e se mi guardo intorno vedo molte fotografie di me sul podio, di me che nuoto...e sto notando che la maggior parte di queste fotografie mi ritraggono ad alcune gare mentre, appunto, mi sto cimentando nel dorso...

Inizio della lezione: "la tecnica del dorso"..
Di solito il dorso è il primo stile che si insegna ai bambini quando iniziano ad approcciarsi per le prime volte con l'acqua...e questo, molto probabilmente, perchè è l'unico stile che si nuota con la faccia fuori dall'acqua e in posizione supina...l'unico momento in cui, eseguendo il dorso, ci giriamo con la faccia dentro l'acqua è quello della virata (ovvero, nel momento in cui finiamo una vasca per iniziare quella successiva).
Nel dorso il capo deve stare appoggiato all'acqua con le orecchie immerse...il movimento delle gambe è molto importante per stabilizzare la nuotata...e soprattutto non deve essere un movimento nè pesante e nè frenetico..
Quando un nuotatore che si sta cimentando nel dorso muove i piedi,essi non devono mai uscire dall'acqua e con la loro battuta devono provocare un leggero spumeggiare...
Anche l'azione delle braccia è molto importante nel dorso...
Il braccio, quando entra in acqua, deve essere teso a contatto con l'orecchio e la mano deve toccare l'acqua prima con il mignolo rivolgendo, quindi, il palmo verso l'esterno.
Dopo che la mano è affondata di qualche centimetro, il braccio deve spingere verso dietro per poi risalire e iniziare la flessione dell'avambraccio.
Dopo di che si deve avere la completa estensione dell'arto superiore e nella parte finale la mano deve eseguire una spinta verso il basso chiamata frustata.
Dopo di che si ha il recupero dell'arto superiore, con il braccio teso e il polso che deve uscire dall'acqua con anticipo rispetto al resto del braccio. La traiettoria della mano deve essere perpendicolare ripsetto alla superficie dell'acqua e deve essere rivolta in fuori per poi rientrare con il mignolo in acqua.
La respirazione nel dorso deve essere sincronizzata con il movimento degli arti superiori: inspirazione durante il recupero di un arto ed espirazione durante il recupero dell'altro.
Durante una gara, la partenza a dorso si effettua dall'acqua attaccandosi al blocco del trampolino in odo da avere una buona spinta che permetta un'immersione sott'acqua che ci permette di recuperare alcuni metri se battiamo in modo sincronizzato entrambi i piedi sotto l'acqua...Naturalmente, poi, ci dobbiamo ricordare di riemergere per poter nuotare!!
Spero di essere stata abbastanza chiara e concisa...e vi aspetto per il prossimo tuffo!!

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