venerdì 21 maggio 2010

Assignment 8: open educational resources e "contenuti"

Riflettendo sull'articolo del professore ho affinato molti miei pensieri...quei pensieri che, a volte, sì, ti appartengono ma non riesci a tirare fuori del tutto...anch'io penso che ognuno abbia la propria visione di tutte le cose...che non ci sia niente di oggettivo...a volte c'è qualcosa che viene classificato come sapere universale ma che ognuno, naturalmente immagina a suo modo e comprende in modo soggettivo...anche la matematica è così...spesso la spiegazione di una stessa cosa data a uno studente da un professore o da un altro studente viene da lui compresa meglio in un caso o nell'altro...spesso gli studenti riescono a capire meglio spiegazioni date loro da un loro compagno che dal professore...probabilmente perchè il linguaggio che utilizzano è simile e perchè i modi di pensare di due coetanei sono vicini tra loro...quindi, forse, anche le visioni di un argomento scolastico sono più simili e comprensibili...
Comunque ritengo che le OER siano indispensabili per una proprio formazione personale...non soltanto culturale e scolastica, non soltanto fine a se stessa ma anche interiore...
Bellissima "l'immagine del mondo fabbricato da ognuno e che se ne sta dinamicamente sospeso fra i mondi da altri fabbricati, di tutti nutrendosi e loro medesimi a sua volta nutrendo"...ripensando all'esempio della derivata...ognuno si costruisce il proprio concetto di derivata e lo nutre con le immagini che di questa funzione matematica hanno gli altri...è proprio bello il concetto di una mente che ne nutre un'altra...è solo così che si può avere la connessione tra "esperienze" diverse, che poi vanno a formare il "contenuto"...
Volevo poi proporre un altro esempio di OER: Medwiki, un sito che gli studenti di Medicina dell'università di Firenze utilizzano per scambiarsi materiale didattico, dispense ma anche opinioni su esami, professori e quant'altro...
Credo inoltre che non ci si debba nascondere dietro alla frase " Eh ma queste sono cose che si fanno all’estero, qui da noi la situazione è un’altra …”...l'Italia è un paese che ha tutto: il paesaggio, una mentalità aperta, è ricca di persone intelligenti, laureati con il massimo dei voti che purtroppo se ne vanno a lavorare all'estero...
Per questo penso che ci si debba aprire a nuova esperianze e non sempre conservare, conservare e non muoversi dalle nostre convinzioni...
Interesante è stato questo corso di informatica anche se breve perchè credo che ci abbia portato a riflettere su moltissime cose...inoltre, logicamente molti di noi utilizzano le OER ma molti non sanno che le stanno utilizzando, non ne conoscono il nome e non ne conoscono il meccanismo...
Sicuramente veniamo fuori da questo corso più formati e pronti a riflettere su ciò che riguarda il nostro rapporto con l'uso formativo internet e anche con gli altri...

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